Aldosterone, mortalità ed eventi ischemici acuti nei pazienti con coronaropatia fuori dal contesto di infarto miocardico acuto o scompenso cardiaco
Studi recenti hanno dimostrato che i livelli di aldosterone misurati in pazienti con scompenso cardiaco o infarto acuto del miocardio ( IMA ) sono associati a mortalità nel lungo periodo, ma l’associazione con i livelli di aldosterone nei pazienti con malattia coronarica al di fuori di questi specifici contesti resta sconosciuta.
È stato disegnato uno studio per valutare la relazione tra il livelli di aldosterone e il rischio di decesso ed eventi ischemici in pazienti con malattia coronarica con una funzione ventricolare preservata e senza infarto acuto del miocardio.
In 799 pazienti, consecutivi, con malattia coronarica che avevano ricevuto indicazione per angioplastica coronarica elettiva, prima della procedura sono stati raccolti dati relativi a: aldosterone ( valore mediano=25 pg/mL ), peptide natriuretico cerebrale ( valore mediano=35 pg/mL ), proteina C reattiva ad alta sensibilità ( valore mediano=4.17 mg/L ) e frazione di eiezione ventricolare sinistra ( valore medio=58% ).
Pazienti con infarto miocardico acuto o sindrome coronarica che necessitavano di rivascolarizzazione non sono stati inclusi nello studio.
L’endpoint primario, il decesso cardiovascolare, si è presentato in 41 pazienti durante un follow-up mediano di 14.9 mesi.
Gli endpoint secondari mortalità totale, eventi ischemici acuti ( infarto acuto del miocardio o ictus ischemico ) e il composito di decesso ed eventi ischemici sono stati osservati, rispettivamente, in 52, 54 e 94 pazienti.
Il livello plasmatico di aldosterone è risultato correlato a indice di massa corporea ( BMI ), ipertensione e classe NYHA e associato in maniera inversa a età, clearance della creatinina e uso di beta-bloccanti.
Un modello di analisi multivariata di Cox ha mostrato che il livello di aldosterone è associato in maniera indipendente a mortalità cardiovascolare ( P=0.001 ), mortalità totale ( P=0.001 ), eventi ischemici acuti ( P=0.01 ) e al composito di decesso ed eventi ischemici acuti ( P=0.004 ).
L’analisi di riclassificazione ha dimostrato un valore positivo incrementale per aldosterone ( P inferiore a 0.0001 ).
In conclusione, questi risultati hanno dimostrato che, nei pazienti con malattia coronarica ma senza insufficienza cardiaca o infarto del miocardio, il livello di aldosterone è fortemente e indipendentemente associato a mortalità e alla manifestazione di eventi ischemici acuti. ( Xagena2012 )
Ivanes F et al, Eur Heart J 2012; 33: 191-202
Cardio2012
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